La radiestesia è un’antica tecnica che affonda le sue radici in fenomeni reali, decifrabili e misurabili. Si basa sulla sensibilità di alcune persone alle radiazioni emesse da molti oggetti. Essi sono in grado, con l’ausilio di specifici strumenti (bacchette, pendoli, biotensor), di scoprire innumerevoli cose “nascoste”

La radiestesia si suddivide in fisica e mentale.

Quella fisica si basa sull’emissione generata da un oggetto, un luogo, una persona, una situazione. Gli strumenti utilizzati devono essere in grado di captare l’onda ricercata. Per lo più è utilizzata nella ricerca di giacimenti.

Il rabdomante, ad esempio, con la sua bacchetta, riesce a individuare percorsi o falde d’acqua sotterranee in maniera precisa.

La radiestesia mentale invece utilizza strumenti neutri (privi di polarità). Il radiestesista, ponendo una domanda che preveda una precisa risposta (si o no), ottiene una precisa risposta. In base a riflessi volontari e inconsapevoli messi a punto con l’allenamento, lo strumento tenuto con le mani si muove. In base al movimento dello strumento, la risposta è positiva o negativa a seconda del movimento che è stato mentalmente associato (una rotazione in senso orario generalmente corrisponde a una risposta affermativa).

Come in tutte le cose qualcuno può essere più predisposto a tale tecnica ma, con un buon allenamento, chiunque può ottenere grandi soddisfazioni anche con un “semplice” pendolino.